Cenno Storico
Storia del Bowling


Esattamente il 27 dicembre del 1963, tre coraggiosi pionieri, I Sigg.ri Domenico Calori, Giuseppe D’Angelo e Giuseppe Jacomelli costituivano, presso il notaio Carlo Luna, la F.I.B. Federazione Italiana Bowling che poi divenne la F.I.B.S. per poi diventare la F.I.S.B. di oggi.
UN BREVE CENNO STORICO
50 anni fa,
esattamente il 27 dicembre del 1963, tre coraggiosi pionieri, I Sig.ri
Domenico Calori, Giuseppe D’Angelo e Giuseppe Jacomelli costituivano, presso il
notaio Carlo Luna, la F.I.B. Federazione Italiana Bowling che poi divenne la
F.I.B.S. per poi diventare la F.I.S.B. di oggi. Il bowling sbarca in Italia, al
seguito delle truppe alleate, nel 1945 ma per poterlo vedere da vicino bisogna
attendere gli inizi degli anni Sessanta con l’apertura del primo Centro Bowling
moderno a Roma, il Bowling Roma, appunto. Siamo nel marzo del 1961 ma il primo organismo
sportivo del bowling agonistico nazionale nasce solo tre anni dopo. La
Federazione Bowling Italiana (dalla Curiosa sigla F.B.I) prende corpo nel
maggio del 1964 grazie agli sforzi di quei precursori che si erano resi conto
di quanto fosse importante ricondurre la nascente disciplina sotto un tetto
comune, che potesse “programmare non solo le norme e le regole che
costituiranno le basi dell’organizzazione, ma anche le attività e le iniziative
agonistiche che formano l’ossatura vitale di ogni organismo sportivo”. Primo
presidente eletto della nascente Federazione Bowling Italiana è Renato Vanti,
che assume la carica dopo il passaggio di consegne da Nino Lombardi nominato
presidente pro-tempore all’atto della costituzione. Siamo agli inizi. L’attività
agonistica muove i suoi primi passi negli undici centri presenti in Italia,
tutti collocati nelle grandi città. Oltre a Roma, sorgono centri bowling a
Milano, Torino, Bologna, Venezia, Napoli e Palermo. La diffusione procede lenta
anche per gli alti costi che caratterizzano la costruzione dei centri e tutto
questo si riflette sul numero degli iscritti, che superano di poco il migliaio.
Il primo importante sviluppo si registra sotto la presidenza di Agos Vitali che
è eletto presidente nel 1967 e che reggerà le sorti della federazione per oltre
sette anni. A lui si deve il grande impulso che tutta la Federazione ricevette,
per diventare finalmente una struttura ben organizzata di uno sport in piena
regola e non più un mero divertimento dopolavoristico come era ai suoi albori.
Personaggio carismatico, dalla forte personalità, capace anche di individuare e
selezionare quelli che erano i migliori giocatori italiani di quei tempi che
diedero grande prova di valenza in abito internazionale. I risultati, infatti,
non mancarono. Nel 1971 la formazione della Nazionale Italiana, dopo esser
stata ricevuta da papa Paolo VI, partiva alla volta della terra americana a
difendere i colori italiani e conquistava un fantastico terzo posto al
Campionato del Mondo a squadre a Milwaukee in Wisconsin (USA). L’anno
successivo, Lorenzo Monti saliva sul gradino più alto del podio nella finale
mondiale della World Cup di Manila. Con Agos Vitali il numero degli iscritti
raddoppia: alla fine della sua presidenza i tesserati sono oltre 3200. Nel 1974
Agos Vitali lascia, e al suo posto è eletto Enrico Crespi. Una presidenza
quella di Enrico Crespi che langue, vivendo di rendita ma preda dei
campanilismi dovuti alla distribuzione dei centri bowling sul territorio non
riesce a esprimere valori di associazionismo. Lo sport del bowling è
caratterizzato in quel periodo dalla presenza di grandi Associazioni Sportive
in cui militavano giocatori di grande caratura tecnica e agonistica, in grado
di vincere importanti competizioni continentali ma incapaci di esprimere un
Team nazionale che potesse imporre la propria forza nei confronti
internazionali. È con Piero Longoni, eletto presidente nel 1979, che avviene un
nuovo giro di boa, che tenta il rilancio della Federazione cambiandone il nome
da F.B.I. a F.I.B.S. Federazione Italiana Bowling Sport e con un nuovo
programma di sviluppo organizzativo e normativo. Pochi mesi prima il Comite
International Olympique annunciava ufficialmente l’ingresso del bowling fra le
discipline riconosciute, portando a conclusione una trafila burocratica che
durava da ben nove anni. Questo riconoscimento ridà slancio al movimento
agonistico italiano che aveva risentito negativamente dei cambiamenti impressi
da Piero Longoni. È l’anno successivo quando il torinese Bartolomeo Caffaratti
detto Caffa riesce nell’impresa di bissare il titolo di Lorenzo Monti, vincendo
a Vienna - sede sostitutiva dopo il boicottaggio dei paesi occidentali all’Urss
per l’edizione 1980 dei Giochi Olimpici – il Campionato del Mondo dopo essersi
imposto in quello Europeo e in quello italiano. È un momento di grandi
stravolgimenti. L’assemblea nazionale di febbraio sancisce la costituzione di
una nuova Commissione Tecnico-Sportiva nella quale sono chiamati tre dei sei
consiglieri eletti. Il tentativo è di imprimere un’unica direzione al bowling
nazionale che punti al riconoscimento del C.O.N.I. quale disciplina sportiva,
ma che tenga conto delle peculiarità della propria storia e della distribuzione
sul territorio. Difficile coniugare tutto ciò. Saranno tre anni di sommovimenti
che tra dimissioni, esclusioni dal Consiglio Federale e Assemblee
straordinarie, non gioveranno certo al raggiungimento degli obiettivi e
all’immagine della F.I.B.S. Nel febbraio 1984 avviene la nuova grande svolta
del bowling nazionale con l’entrata in scena di Pietro Murè, già consigliere
nella precedente gestione e ora al centro della ribalta con la carica dapprima
di Vicepresidente e quindi di Presidente. Una gestione che parte con i migliori
auspici anche grazie al successo della friulana Eliana Rigato alla finale
mondiale World Cup a Sydney, in Australia. Siciliano di nascita ma romano
d’adozione, Pietro Murè è profondo conoscitore degli elementi che hanno da
sempre caratterizzato l’ambiente del bowling. Obiettivo prioritario è il rendere
lo sport del bowling visibile su tutto il territorio nazionale evidenziando il
ruolo centrale della Federazione quale organismo che sovraintende a tutte le
pratiche agonistiche. Per far ciò uno dei passaggi centrali è ottenere dal
C.O.N.I. il riconoscimento del Bowling quale disciplina autonoma. È un
obiettivo ambizioso, ritenuto dai più impossibile. È il febbraio del 1988 che
l’obiettivo si rende concreto e Pietro Murè comunica la notizia a tutto
l’ambiente. Dopo un’attesa di un quarto di secolo, finalmente, il bowling è
diventato uno sport riconosciuto dal C.O.N.I e la Federazione cambia
denominazione diventa la F.I.S.B.: Federazione Italiana Sport Bowling. Alcuni
mesi prima il bolognese Remo Fornasari aveva riportato in Italia, ancora una
volta, uno dei titoli più prestigiosi al mondo grazie alla vittoria della
finale mondiale della World Cup, in Malesia a Kuala Lumpur. La presidenza
Pietro Murè continua caratterizzata da una ferma e convinta politica che impone
in ogni modo il ruolo primario della Federazione quale organismo – guida – per
tutto il mondo del bowling. Siamo agli inizi degli anni Novanta. In questa
strategia s’inseriscono, gli sforzi per una diffusione capillare dello sport in
tutta la penisola, favoriti dal proliferare dei Centri Bowling che ormai
superano la soglia dei 300. Si allarga e si diffonde la maglia organizzativa
federale, con la costituzione di Consigli Periferici in ogni Regione d’Italia
da cui dipendono le delegazioni provinciali. Nel 1995, parte il “Progetto
Scuola e Bowling”. Il primo centro a essere protagonista è il bowling di Asti
che riconoscendo la valenza del progetto, con coraggio e intelligenza aprì le
porte alle scuole e quasi 500 ragazzi studenti delle scuole medie locali
affollarono nel pomeriggio il Centro Bowling, dando il via a una competizione
accesa e partecipata che prosegue ancora oggi e vede coinvolti oltre 15.000
studenti in tutta Italia. Grazie alla F.I.S.B. da circa dieci anni il movimento
del bowling studentesco, con il contributo del C.O.N.I e del M.I.U.R. partecipa
ai Giochi Sportivi Studenteschi con un enorme e importante riflesso sociale
riuscendo a coinvolgere tutta l’Italia. Il bowling non è più solo passatempo di
una sera: è una vera propria disciplina sportiva, con regole, norme e tecniche
definite che devono essere seguite e applicate al meglio. Con l’obiettivo di
rendere storici e indimenticabili i personaggi e gli avvenimenti che hanno
segnato questi 50 anni di storia è stata costituita la Hall of Fame che si
occuperà di dare il giusto riconoscimento a tutti quelli che hanno contribuito
a fare grande la nostra federazione.
