Esordienti visto..
Il Bowling
Campionato Italiano Esordienti visto da un Esordiente
Ecco cosa ha provato un Esordiente partecipando a un Campionato Italiano Esordienti
Campionato Italiano Esordienti visto da un Esordiente.
Dopo le classifiche, i risultati e le premiazioni, già dettagliate un po' ovunque, vorrei scrivere un paio di righe per parlare delle emozioni e delle sensazioni che questo campionato ha suscitato in noi (credo di poter parlare a nome di tutti gli esordienti lombardi...e forse di tutti gli esordienti italiani).
Difficile rendere a parole il clima che si è respirato in quei due giorni a Bologna; entusiasmo, divertimento, concentrazione, spirito di gruppo, affiatamento, competizione, sportività....troppi aggettivi andrebbero spesi senza comunque centrare il punto, ovvero che è stato fantastico.
E' stato fantastico.
Fantastico al di là della classifica, al di là dei birilli abbattuti, al di là delle medaglie vinte; in ogni esordiente si leggeva l'orgoglio di rappresentare la propria regione, la voglia di fare bene per la propria squadra, la speranza di emergere tra i primi in classifica ma, più di tutto, la voglia di divertirsi.
E forse è proprio questa la cosa straordinaria; c'era competizione ma c'erano anche risate ovunque, pacche sulle spalle... dopo uno strike c'erano i cinque dati con sincera ammirazione perché nell'avversario riconoscevamo un nostro simile: un esordiente come noi, per la prima volta impegnato in una prova a livello nazionale e nella sua tensione, nella sua paura di sbagliare noi vedevamo la nostra, uguale ad di là del colore della maglia.
Dopo ogni turno di gioco non sono mancati i complimenti, le prese in giro, le battute ai nostri compagni e/o avversari, sempre con il sorriso sulle labbra; diversi per provenienza ma uguali nella nostra battaglia contro i dieci omini bianchi che a volte cadevano e a volte no. C'erano i tecnici, i rappresentanti regionali e gli allenatori che hanno macinato chilometri per seguire tutti gli atleti sparsi per le 24 piste del Bowling, prodigandosi in consigli, confortandoci quando la prestazione era un po' sottotono, esaltandoci quando si stava giocando bene; la loro presenza e la loro sportività sono sicuramente state un esempio per noi e il vederli che si salutavano e si abbracciavano tra loro, amici e uniti nella passione per questo sport anche se per l'occasione rivali ha contribuito a rendere il clima sereno e amichevole.
E questo clima è restato lo stesso anche al termine delle prove quando, tra una sessione e l'altra cercando di agguantare un panino, tra la folla riconoscevi il tuo compagno di pista (corregionale o avversario, poco importa) con cui avevi condiviso qualche game e subito erano sorrisi e pacche sulle spalle.
Amicizia, divertimento e armonia; questo è stato il comune denominatore dei due giorni di Bologna... anche durante le finali, quando il tifo per il proprio rappresentante ha raggiunto l'apice dell'entusiasmo ma sempre ad un livello di correttezza insuperabile;
Si applaudiva per lo strike e si confortava per il buco, indipendentemente da chi lo tirava.
E, come ultima caratteristica distintiva, l'umiltà dei partecipanti, la consapevolezza di essersi appena incamminati sulla strada del bowling, tanto per il primo classificato quanto per l'ultimo... la coscienza di aver ancora così tante cose da imparare sul gioco e su se stessi che ogni atteggiamento di superbia o sicurezza sembrava fuori luogo.
Spero di essere riuscito a trasmettervi almeno un po' l'entusiasmo e l'emozione che credo abbiamo provato tutti noi in questi Campionati Italiani Esordienti, con la speranza che lo stesso spirito possa rimanere immutato anche durante il nostro prossimo percorso agonistico.
E ora un po' di ringraziamenti, con la clausola del perdono per le inevitabili dimenticanze cui andrò incontro. Cominciamo dalla dirigenza della FISB: un grazie di cuore per il vostro impegno nell'organizzazione dell'evento e nell'esserci stati; vedere chi seguiva con sincero interesse l'andamento delle partite e non si limitava ad una presenza pro-forma ci ha fatto sentire davvero parte di un organismo che esiste ed è vivo.
Un grazie al Bowling Reno per aver sopportato l'invasione e aver agito sempre con estrema professionalità e simpatia. Un grazie anche ai tecnici delle piste per il loro lavoro e, ultimo qui ma indispensabile per molti, lo staff del bar che ci ha mantenuto in vita.
Difficile rendere a parole il clima che si è respirato in quei due giorni a Bologna; entusiasmo, divertimento, concentrazione, spirito di gruppo, affiatamento, competizione, sportività....troppi aggettivi andrebbero spesi senza comunque centrare il punto, ovvero che è stato fantastico.
E' stato fantastico.
Fantastico al di là della classifica, al di là dei birilli abbattuti, al di là delle medaglie vinte; in ogni esordiente si leggeva l'orgoglio di rappresentare la propria regione, la voglia di fare bene per la propria squadra, la speranza di emergere tra i primi in classifica ma, più di tutto, la voglia di divertirsi.
E forse è proprio questa la cosa straordinaria; c'era competizione ma c'erano anche risate ovunque, pacche sulle spalle... dopo uno strike c'erano i cinque dati con sincera ammirazione perché nell'avversario riconoscevamo un nostro simile: un esordiente come noi, per la prima volta impegnato in una prova a livello nazionale e nella sua tensione, nella sua paura di sbagliare noi vedevamo la nostra, uguale ad di là del colore della maglia.
Dopo ogni turno di gioco non sono mancati i complimenti, le prese in giro, le battute ai nostri compagni e/o avversari, sempre con il sorriso sulle labbra; diversi per provenienza ma uguali nella nostra battaglia contro i dieci omini bianchi che a volte cadevano e a volte no. C'erano i tecnici, i rappresentanti regionali e gli allenatori che hanno macinato chilometri per seguire tutti gli atleti sparsi per le 24 piste del Bowling, prodigandosi in consigli, confortandoci quando la prestazione era un po' sottotono, esaltandoci quando si stava giocando bene; la loro presenza e la loro sportività sono sicuramente state un esempio per noi e il vederli che si salutavano e si abbracciavano tra loro, amici e uniti nella passione per questo sport anche se per l'occasione rivali ha contribuito a rendere il clima sereno e amichevole.
E questo clima è restato lo stesso anche al termine delle prove quando, tra una sessione e l'altra cercando di agguantare un panino, tra la folla riconoscevi il tuo compagno di pista (corregionale o avversario, poco importa) con cui avevi condiviso qualche game e subito erano sorrisi e pacche sulle spalle.
Amicizia, divertimento e armonia; questo è stato il comune denominatore dei due giorni di Bologna... anche durante le finali, quando il tifo per il proprio rappresentante ha raggiunto l'apice dell'entusiasmo ma sempre ad un livello di correttezza insuperabile;
Si applaudiva per lo strike e si confortava per il buco, indipendentemente da chi lo tirava.
E, come ultima caratteristica distintiva, l'umiltà dei partecipanti, la consapevolezza di essersi appena incamminati sulla strada del bowling, tanto per il primo classificato quanto per l'ultimo... la coscienza di aver ancora così tante cose da imparare sul gioco e su se stessi che ogni atteggiamento di superbia o sicurezza sembrava fuori luogo.
Spero di essere riuscito a trasmettervi almeno un po' l'entusiasmo e l'emozione che credo abbiamo provato tutti noi in questi Campionati Italiani Esordienti, con la speranza che lo stesso spirito possa rimanere immutato anche durante il nostro prossimo percorso agonistico.
E ora un po' di ringraziamenti, con la clausola del perdono per le inevitabili dimenticanze cui andrò incontro. Cominciamo dalla dirigenza della FISB: un grazie di cuore per il vostro impegno nell'organizzazione dell'evento e nell'esserci stati; vedere chi seguiva con sincero interesse l'andamento delle partite e non si limitava ad una presenza pro-forma ci ha fatto sentire davvero parte di un organismo che esiste ed è vivo.
Un grazie al Bowling Reno per aver sopportato l'invasione e aver agito sempre con estrema professionalità e simpatia. Un grazie anche ai tecnici delle piste per il loro lavoro e, ultimo qui ma indispensabile per molti, lo staff del bar che ci ha mantenuto in vita.